La sabbia silicea (silice o Cerabeads) viene impiegata nella stampa 3D di anime prototipali, oppure usata come semilavorato anche per la lavorazione di Quick Sand Casting, in cui però viene assemblato il semilavorato per poi portarlo in fonderia e convertire lo stampo in un pezzo in metallo. La macchina stampa una figura che viene direttamente consegnata al cliente. La figura è sempre ottenuta con una “polvere”, sabbia silicea per l’appunto.
Per le fonderie o modellerie che richiedono pezzi più lisci e rifiniti, specifici per impieghi idraulici o oleodinamici, le anime vengono trattate con coating specifici a base di zirconio, grafite, alluminosilicato o altro.
La sabbia silicea viene legata attraverso una resina con un procedimento di stampa 3D simile al plottaggio. Strato dopo strato, si viene a creare una forma anche molto complessa che tecnicamente è definita 2.5D, la replica materiale del file 3D inviato dal cliente.
2.5D è la sigla per identificare un oggetto riprodotto stampando un numero N di strati finiti che costituiscono la quota Z di altezza. Essendo infinitesimali, le misure del plottaggio in X e Y rappresentano 2 dimensioni complete, mentre essendo Z composto da un numero finito di strati (o layer) con uno spessore finito e fisso per ogni strato, la dimensione Z così creata viene conteggiata come 0.5. Non vi è al momento nessuna soluzione che permetta una crescita infinitesimale della Z.
Per le anime prototipali lo spessore degli strati o layer thickness è di 280 micron.