La realizzazione di prototipi con Stampi al silicone è una tecnica di micro-produzione detta di “soft tooling” dato che lo stampo è in materiale per l’appunto morbido.
Questa tecnica si basa essenzialmente nel realizzare un calco in silicone partendo da un oggetto “master”. Quando il silicone indurisce intorno al master rende possibile la rimozione di quest’ultimo che lascia un’impronta cava realizzando in buona sostanza uno stampo che può essere riempito con resine da colata. Le resine da colata più utilizzate sono dei poliuretani bicomponenti che sono formulati per somigliare nelle caratteristiche tecniche ai più diffusi materiali di produzione, che possono essere sia plastiche rigide (opache o trasparenti), che gomme siliconiche.
Le colate di polimero vengono eseguite in una camera a vuoto che serve ad eliminare inclusioni di bolle.
Uno stampo al silicone proprio grazie all’elasticità della matrice è ideale per realizzare quelle figure complesse, ricche di dettagli e piccoli sottosquadri che vengono “risolti” sfruttando l’elasticità della matrice siliconica ovvero forzando l’espulsione del componente che viene in qualche modo strappato dallo stampo siliconico. A causa di questo aspetto di stress meccanico nonché all’aggressione chimica uno stampo al silicone ha una vita utile solitamente non superiore a 20-30 estrazioni (in funzione della complessità della figura e dell’aggressività della resina). Le resine per repliche siliconiche possono essere pre-pigmentate dando vita a oggetti già colorati a piacimento.